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Il primo round 2012, un banco di prova per tutti

Wednesday, 7 March 2012 08:54 GMT
Il primo round 2012, un banco di prova per tutti

Spenti i riflettori sul primo round del Mondiale Superbike, la maggior parte dei team e dei piloti hanno fatto ritorno alla consueta routine europea. E' giunto dunque il momento di fare qualche analisi sull'evento che ha rappresentato il debutto di questa stagione 2012.


Le due gare domenicali a Phillip Island hanno mostrato che i cambiamenti regolamentari introdotti nell'inverno - studiati per tagliare ulteriormente i costi mantenendo al tempo stesso un livello di competitività elevato - hanno già fatto sentire i propri effetti. Con questo intendiamo dire che tutte le case costruttrici, non importa quale sia la cilindrata delle rispettive moto schierate, hanno già dato indicazioni del livello di competitività che potranno raggiungere nel 2012. La maggior parte, infatti, sono già a buon punto.


Di tutte e sei le case regolarmente coinvolte per questa stagione nella serie, quattro di queste sono andate a podio, in quello che era soltanto il primo di quattordici eventi (Aprilia 2, Ducati 2, BMW 1 e Kawasaki 1). Honda, invece, in gara 2, ha sfiorato la top-3 con Jonathan Rea, il quale ha comandato la corsa per 2 giri ed è rimasto in proiezione da podio per altri 21 passaggi sul traguardo, prima di vedersi privato della terza posizione, nelle battute finali, da Tom Sykes (Kawasaki Racing Team).


In Australia Aprilia e Ducati si sono aggiudicate il giro più veloce delle due gare, grazie ai rispettivi vincitori Max Biaggi e Carlos Checa. I due veterani del mondo delle corse, nonché gli ultimi due piloti in ordine di tempo ad essersi aggiudicati il titolo della competizione, hanno ancora una volta mostrato in pista il proprio smisurato talento. Entrambi, in passato, hanno conquistato vittorie di gara in sella a moto diverse da quelle attuali, a dimostrazione del fatto che, indipendentemente dalla casa costruttrice per la quale corrono, vista la lunghissima esperienza accumulata e la condizione di forma tuttora eccellente, i due ricopriranno anche quest'anno un ruolo di primo piano.


Altri indicatori fanno pensare che, per alcune squadre e piloti, c'è solo bisogno di un po' di tempo per trovare quei pezzi mancanti del puzzle che possono portare alla massima competitività in pista. Nessuno nel paddock SBK crede infatti che Suzuki, grazie all'aiuto del partner tecnico Yoshimura, non riuscirà a trovare quei cavalli di potenza che non hanno permesso a Leon Camier (Crescent Fixi Suzuki) di ottenere risultati di rilievo già alla prima uscita. Se si guarda ai dati relativi al suo passo di gara è evidente che, con un set-up ottimale, il pacchetto a disposizione dell'inglese in questo 2012 è da podio. Le prestazioni dei piloti Kawasaki e Honda invece, non possono che confermare la competitività dell'utilizzo dei modelli di moto a 4 cilindri nel Mondiale Superbike.


Nella sua storia la Superbike ha permesso a molte Case di competere ad alti livelli, con tracciati che hanno da sempre privilegiato alcuni modelli piuttosto che altri, e viceversa. A giudicare da questo inizio di stagione, la tendenza appare la medesima. Il prossimo appuntamento in calendario è quello di Imola, con la gara fissata per il 1° aprile.